Brano: [...]ismo) si dimostrò infelice: infatti, appunto per questo motivo i fascisti si trovavano in stato d'allarme e si attendevano azioni partigiane, sia pure a semplice scopo dimostrativo.
A.Can.
Bibliografia: C. Passerin d’Entreves, La tempesta, Torino, 1946; Presidenza del Consiglio dei Ministri, Il contribuito della Valle d'Aosta alla Guerra di liberazione, Roma, 1946; P. Secchia C. Moscatelli, Il Monte Rosa è sceso a Milano, Torino, 1958.
Grido del Popolo
Settimanale socialista torinese pubblicato dal 1892 al 1918 e diffuso in tutto il Piemonte. Nel 1918 fu sostituito dalla edizione torinese delVAvanti!. Il primo numero uscì il 24.7.1892, per iniziativa degli operai disoccupati de\VAssociazione Tipografica Torinese. Il giornale, pur avendo già un chiaro indirizzo politico, si presentava come portavoce della categoria e aveva anche la funzione di raccogliere fondi di mutua assistenza. Con la costituzione del partito socialista, avvenuta il 15.8.1892 a Genova, il « Grido del Popolo » ne divenne l’organo locale. Il 22.10.1892 il settimanale pu[...]
[...]o in tutto il Piemonte. Nel 1918 fu sostituito dalla edizione torinese delVAvanti!. Il primo numero uscì il 24.7.1892, per iniziativa degli operai disoccupati de\VAssociazione Tipografica Torinese. Il giornale, pur avendo già un chiaro indirizzo politico, si presentava come portavoce della categoria e aveva anche la funzione di raccogliere fondi di mutua assistenza. Con la costituzione del partito socialista, avvenuta il 15.8.1892 a Genova, il « Grido del Popolo » ne divenne l’organo locale. Il 22.10.1892 il settimanale pub
blicò il manifesto del Partito dei lavoratori italiani per le elezioni politiche.
Il n. 5 (4.11.1892) uscì per la prima volta con il sottotitolo « Periodico settimanale del Partito dei lavoratori italiani »; il numero successivo portava in prima pagina il motto « Lavoratori, dal socialismo sperate tutto, nulla dalla borghesia », dava l’annuncio dell’avvenuta costituzione del partito e ne esponeva il programma, indicandone i punti fondamentali: « La socializzazione dei mezzi di lavoro, l'organizzazione di classe e la conquist[...]
[...] Periodico settimanale del Partito dei lavoratori italiani »; il numero successivo portava in prima pagina il motto « Lavoratori, dal socialismo sperate tutto, nulla dalla borghesia », dava l’annuncio dell’avvenuta costituzione del partito e ne esponeva il programma, indicandone i punti fondamentali: « La socializzazione dei mezzi di lavoro, l'organizzazione di classe e la conquista dei pubblici poteri ».
Col n. 1 dell’anno II (7.1.1893) il « Grido del Popolo » divenne organo provinciale del partito socialista e portò nella testata il motto « Lavoratori, voi non siete piccini se non perché state in ginocchio: alzatevi ». Nel novembre 1893 cambiò il sottotitolo in « Organo regionale piemontese del Partito socialista dei lavoratori italiani », e ritornò di nuovo « organo provinciale » nel 1910.
Alla direzione del settimanale si susseguirono Vittorio Chenal, Silvio Pampione, Giusto Calvi, Angelo Ferrari, Giuseppe Romita, Francesco Re paci, Armando Sessi.
Tra i suoi principali redattori e collaboratori si ricordano Emanuele Alberti, Edmondo De A[...]
[...]egli anni della prima guerra mondiale il giornale ebbe una decisa svolta e, a opera di Antonio Gramsci (v.), divenne voce della frazione di sinistra che aveva conquistato la direzione della Sezione socialista di Torino. Prese posizione contro la guerra e nel 1917 svolse opera di educazione rivoluzionaria, divulgando le conquiste della Rivoluzione sovietica.
Gramsci, che aveva iniziato a Torino la sua attività politica come collaboratore del « Grido del Popolo » nel 1914, ne fu praticamente il dirèttore, anche se non appariva come tale, dal settembre 1917 all’ottobre 1918.
Nel numero dei 19.10.1918, alla vigilia della soppressione del settimanale, Gramsci pubblicò un ultimo articolo in cui ne tratteggiava l'opera svolta: «Questo è il penultimo numero del ” Grido del Popolo La commissione esecutiva della Sezione socialista torinese, della quale ” Il Grido ” è organo e proprietà, ha così stabilito in una delle sue ultime riunioni. La sezione socialista torinese, il proletariato della provin
cia e del Piemonte devono oggi rivolgere tutta la loro cura, dedicare tutte le loro forze finanziarie alla edizione torinese delI’ ” Avanti il redattore che ha, dall’agosto 1917 ad oggi dedicato al ” Grido ” buona parte del suo tempo e della spesso convulsa sua attività, dovrà assorbirsi completamente nel lavoro per I* "Avanti ” torinese.
Dopo i fatti dell'agosto 1917, q[...]
[...]mente; i socialisti e il proletariato di Torino, della provincia e del Piemonte, associati nel partito, nelle organizzazioni di resistenza e nelle cooperative, possiedono tanta energia fattiva, tanta concreta volontà da iniziare la pubblicazione di un quotidiano, da promuovere nella regione loro la fondazione di un nuovo robusto organismo dell’ " Avanti ", gloriosa arma di battaglia del socialismo internazionale e del proletariato italiano. Il " Grido del Popolo " ha tuttavia svolto, in questo ultimo periodo, un suo compito che ha avuto una qualche utilità per la cultura dei compagni e per l'azione socialista. Lo ha svolto modestamente, nei limiti della capacità poco sperimentata del tempo e della salute del suo unico redattore, senza poter disporre di una collaborazione regolare e sicura: da ciò sono dipese le ineguaglianze della parte intellettuale e letteraria e l'incertezza e la non continuità della organizzazione tecnica del giornale. Chi scrive è stato il primo a rodersi per queste manchevolezze, ma la buona volontà non allunga il tempo né dimi[...]